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Valutazione nella scuola primaria

Valutazione dei percorsi di apprendimento per la scuola primaria

Descrizione

Dalla fine del 2020 sono state modificate le modalità di valutazione dei percorsi di apprendimento per la scuola primaria, che dal 2008 avvenivano con l’uso dei voti in decimi. La legge del 6 giugno 2020, n. 41 ha voluto dare valore alla parte formativa e orientativa della valutazione: il voto in decimi era una semplificazione che poteva dare l’impressione di essere oggettiva e trasparente ma non aiutava l’alunno a capire quali obiettivi si andavano a valutare e quale livello avesse raggiunto rispetto a questi obiettivi, tantomeno forniva indicazioni per crescere e migliorare.

In un primo periodo sperimentale la valutazione nelle scuole primarie di Gazzaniga e Cene è stata quindi espressa con l’indicazione  del raggiungimento pieno, parziale  o solo iniziale dell’obiettivo (o degli obiettivi) di apprendimento individuati durante il percorso scolastico. Livelli di raggiungimento che venivano trasposti nel documento di valutazione, indicando come previsto dal Ministero un livello per ogni obiettivo, da “in via di prima acquisizione”, passando per “base”, “intermedio” fino ad “avanzato”.

Questa prima modifica della valutazione avvenuta a inizio 2021, se ha permesso da un lato l’abolizione del voto numerico, non centrava appieno la modifica introdotta con la riforma, soprattutto per quanto riguarda il compito “formativo” che le è affidato.

E’ chiaro infatti che non esiste più una “scala” di misurazione; non si valuta più infatti solo la correttezza di un compito ma si tiene conto del contesto nel quale è stato proposto, quanto l’alunno abbia usato risorse proprie e quanto invece sia stato guidato dall’adulto, quanto riesca a mantenere nel tempo una competenza dimostrata.

Una valutazione ben fatta, significativa e completa deve infatti dare all’alunno un feedback che deve necessariamente essere:

  • comprensibile (espresso con un linguaggio chiaro che gli alunni anzitutto possano capire)
  • selettivo e specifico (focalizzato su alcuni aspetti su cui i bambini possano intervenire)
  • contestualizzato (riferito a dei criteri di valutazione)
  • equilibrato (focalizzato sia sugli aspetti positivi del compito sia sulle aree di miglioramento)
  • proiettato al futuro e al passato (con riferimenti al percorso precedente e alle modalità per migliorare i futuri prodotti)

Il feedback dovrebbe quindi comprendere la descrizione di quello che il bambino ha fatto e come l’ha fatto; l’indicazione di ciò che il bambino può fare per migliorare/progredire; eventuali domande che aiutino il bambino ad autovalutarsi.

Le scuole di Gazzaniga e Cene individuano, all’interno del percorso scolastico annuale, tre specifici momenti che sono occasioni di valutazione:

  • La valutazione lungo il percorso fatta di osservazione quotidiana, compiti pratici, prove di verifica, elaborati scritti, colloqui individuali, “appunti di viaggio”. L’insegnante per raccogliere dati utili alla valutazione può utilizzare strumenti di osservazione come un diario di bordo o una griglia personale. Questa valutazione è comunicata all’alunno tramite una descrizione personalizzata scritta sul quaderno o sulla prova, ma non viene registrata in ClasseViva. Si può riportare anche un dato oggettivo (un punteggio, ad esempio) e indicare cosa serve migliorare e come farlo (fornendo se necessario materiale per il recupero). Viene proposta anche l’autovalutazione che l’alunno può esprimere attraverso l’uso di smiley o un questionario costruito ad hoc (cosa mi ha motivato nello svolgimento del compito? Quali sono le difficoltà che ho incontrato? Come le ho superate? Quali operazioni ho fatto per completare il compito?)

I feedback dovrebbero essere essenziali, sintetici e schematici e poter evidenziare anche le difficoltà e le carenze.

  • La valutazione bimestrale delle competenze, espressa al termine di un percorso bimestrale tramite la proposta di compiti di competenza anche semplici, che possono essere interdisciplinari. In tal caso l’insegnante comunica la valutazione sempre in forma descrittiva, usando una rubrica che tiene conto dei quattro indicatori (autonomia, continuità, tipologia della situazione note/non nota, risorse mobilitate). La descrizione individua:
  • L’obiettivo o nucleo tematico che si sta valutando
  • La tipologia della prova (osservazione, lavoro individuale, prove pratiche…)
  • Il livello di autonomia dimostrato dall’alunno (autonomo, parzialmente autonomo, non autonomo)
  • Le risorse che l’alunno ha saputo utilizzare (risorse personali, risorse fornite dal docente, sia risorse personali che fornite dal docente)
  • Se ha dimostrato continuità rispetto all’uso di una competenza
  • Lascia infine spazio alle eventuali osservazioni che il docente può aggiungere (perché ad esempio l’obiettivo è stato parzialmente raggiunto)

La valutazione delle competenze espressa appunto al termine di ogni bimestre, è registrata anche in ClasseViva e visibile al genitore. Per IRC la valutazione, espressa con il giudizio (ottimo, buono, distinto), è registrata in ClasseViva e visibile al genitore. Non sono presenti gli obiettivi e si esprime il giudizio per creare uniformità con il documento finale.

  • La valutazione intermedia e finale, espressa collegialmente durante gli scrutini al termine del primo e del secondo quadrimestre. All’interno del documento di valutazione scaricabile dal registro ClasseViva sono elencati gli obiettivi disciplinari sui quali s’è lavorato e per ciascuno è semplicemente espresso uno dei quattro livelli ministeriali (in via di prima acquisizione, base, intermedio, avanzato). Per religione e attività alternative si utilizza, in questo caso, ancora il giudizio (ottimo, distinto, buono…) che sarà una sintesi tra la valutazione sistematica e la valutazione bimestrale. Il documento di valutazione comprende anche la descrizione dei processi formativi e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti (interesse, attenzione, partecipazione, impegno, capacità di collaborazione, autonomia e organizzazione del lavoro, progressione degli apprendimenti) insieme alla valutazione del comportamento espressa attraverso un giudizio sintetico, riferito alle competenze di Cittadinanza oltre che al regolamento di Istituto.

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